mercoledì 23 maggio 2012

La donna volante

Ebbene sí, miei cari lettori affezionati, ne ho combinata un'altra delle mie! Ahi! Ahi! Questa volta ho rischiato di venire bastonato sul serio. E niente di meno che dalla mia mamma umana, che stravede per me, quindi vi lascio immaginare la serietá della situazione. La bipede mi ha assicurato che se non mi ha tirato il collo oggi, ho buone probabilitá di morire di vecchiaia, a differenza di lei, che ormai é piú che sicura che la sua ora suonerá per merito addirittura mio! E che pensieri allegri anche oggi, direte voi, cari lettori, ma non dovete biasimarmi, in fondo, come dicevo all'inizio del post, ne ho davvero combinata una grossa delle mie.
Confessate, un po' di curiositá si affaccia nei vostri pensieri?
Volare oh oh!
Ora vi racconto che bravata ho compiuto oggi: ho fatto volare l'umana come fosse un uccello migratore, al di sopra della bicicletta, nel bel mezzo della strada (non nel parco, eh, ma dove passano le macchine e le betoniere, e i TIR  e chi piú ne ha piú ne metta!) e l'ho fatta atterrare sull'asfalto, sulla bicicletta (nuova! Ahi! Ahi!) facendo un finimondo.
Ma andiamo per ordine, sennó non si capisce niente!
Stamattina siamo usciti prima, perché l'umana era invitata a pranzo dai vicini che presto cambieranno casa e volevano fare un ritrovo d'addio, anche se non vanno a stare lontanissimi e probabilmente si vedranno piú allora da lontani che quando stavano a due metri di distanza. Gli umani sono fatti cosí, ancora non ho capito bene come funziona questa logica, ma sembra essere cosa corrente tra di loro.

Dunque partiamo come sempre belli disciplinati e vediamo un altro vicino che sta fermo davanti a casa, quindi la mamma va da lui a salutarlo e nel fare ció cambia le abitudini. Io sono, purtroppo per voi, un cane davvero abitudinario, pedante, quasi autistico nei miei rituali. Non mi piace nessun cambiamento. Anzi, io odio proprio i cambiamenti, mi mettono di cattivo umore, insomma, divento nervosetto e litigioso.
Mentre attraversiamo la strada di fronte a casa per indirizzarci verso il parco, sono al guinzaglio, cioé la mia mamma é in trappola, alla mia mercé finché non entriamo nell'area verde, dove mi dá il via e si rincuora di essere sopravvissuta anche questo giorno.
Mamma mia, come vola!!
Cavolo, che botta!!!!!
Ma ecco che alla nostra sinistra esce fuori un cagnolino, tipo topo spettinato, un genere di cane che di solito non degno di un'occhiata. Cosí la mamma procede tranquilla (poveretta), ma il topone e le sue due padrone attraversano la strada e vengono a trovarsi praticamente dalla mia parte, pochi metri davanti a me. Qui giá la mamma ha cominciato a sudare sangue, ma non aveva scampo, vista la distanza ravvicinata e nessuna possibilitá di scansarlo. E che fa il rognosetto? Si mette in assetto di guerra, tutto petto in fuori e coda ritta, e comincia ad abbaiare come un forsennato. Una sfida all'ultimo latrato. Ecco che parto in quarta e gli riabbaio, purtroppo dimentico della bipede attaccata dietro a me. SBANG!!! Il guinzaglio, nonostante lo tenesse in mano basso basso, circondava le sue spalle a tracolla come una borsa ed é rimasto, grazie al mio salto imponente per imporre la mia supremazia al grillino peloso, incastrato sotto al manubrio, il quale giá in rialzamento per la frenata disperata quanto inutile della mamma, con una leva cosí ha fatto rovesciare la bici in avanti, atterrando sul cestino, la mamma invece é atterrata sulla sua spalla sinistra e non vi dico cosa le é passato per la testa.
Primo: " Speriamo non arrivi una macchina dietro!"
Secondo: "Arno, accidenti a te, guai se corri in avanti, fermati!"
Terzo: " Ma tu guarda quante pietruzze ci sono in quest'asfalto!"
Quarto: "Arno, ti ammazzo, la bici nuova, accidenti a te!"
Quinto: " Ok, niente di rotto e il cagnaccio é fermo..!
Sesto: "Rialzati e salva un po' di dignitá!"
Settimo: " Meno male mi rialzo da sola, quindi é andata bene anche stavolta!"
Ottavo: " É la volta buona che mi faccio uno scendiletto di pelliccia bianca!"
Nono: " La bici pure pare abbastanza sana, solo pochi graffi!"
Decimo: " La spalla a dire il vero un po' male mi fa...."
Bici nuova sgraffiata!
Mentre questi dieci pensieri le fulminavano la testa in tre secondi, ecco che la signora del cagnetto combattivo, il vicino e altre persone non identificate, stordite dal volo spettacolare, numero degno del Circo  Orfei, si precipitavano sulla vittima stralunata, e  io, occupatissimo ad aspirare voracemente tutti i biscottini catapultati nell'impatto col suolo nel raggio di qualche metro, mi sono ricordato del mio dovere di cane pastore e mi sono messo ad abbaiare a tutti: che se ne stessero lontani dalla mia mamma, perdinci!
Quindi che figura! Perfetta! Meglio di cosí  non c'é verso. E che fortuna, un Angelo Custode imbattibile si occupa della mia mamma, e da quando ci sono io deve fare gli straordinari, veramente solerte! Anche se la povera donna scricchiola come un antico parquette, ora anche la spalla sbatacchiata, i polsi rincalcati,  per non parlare della spina dorsale presumibilmente piú corta di qualche centimetro!
Chi, io? Ma scherzate?
Adesso che la passeggiata é finita (stesso programma nonostante le ossa offese), il pranzo é stato mangiato (buono, dice, io sono dovuto rimanere a casa, in punizione, sob!), il mio pranzo pure é stato servito (anche se un po' piú tardi, per punizione, sob!), vedo la mia mamma un po' sulle sue, ma quasi illesa e mi domando che cosa dovró inventare la prossima volta per avere una bella storia da raccontare!
State in guardia!


2 commenti:

  1. Arno, Arno, stavolta l' hai combinata veramente grossa!! però io, Cosimo continuo veramente ad ammirarti molto, sei il mio idolo, il mio esempio...non è che posso venire a fare uno stage da te di qualche mesetto?? la mia mamma umana invece man mano che leggeva strabuzzava sempre di più gli occhi e mormorava frasi compassienevoli nei confronti della tua mamma!! ma dico io che mollaccioni questi umani!!! e che sarà mai un voletto di qualche metro dalla bici!!! NOI siamo di tutt' altra stoffa, vero caro amico Arno??? continua così mi raccomando che se no poi non ho più niente di ganzo da leggere, ok???
    quà la zampa amico mio!!!
    Cosimo

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    1. Caro Cosimo, tra noi cani sí che ci intendiamo! Davvero una pappamolla questa donna, invece di ringraziarmi per il volo spettacolare, si lamenta per i graffi alla bici!! E che saranno mai! Ti sei rimesso dai bagni in mare? Slap slap! Arno

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